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Il borgo che racconta l’amore

Dove

Guardiagrele, Roccascalegna, Casoli, Fara San Martino

Durata

Pernottamento 3 notti/4 giorni

Ospiti consigliati

Gruppo da 10 a 50 ospiti

Riti di borgo e cuore

Nel cuore dell’Abruzzo, dove le montagne sfiorano il cielo e i borghi custodiscono storie secolari, si intreccia un viaggio che è più di un itinerario: è un’esperienza da vivere con tutti i sensi. Qui, tra piazze di pietra e panorami che abbracciano il mare e la Maiella, l’amore trova una cornice autentica e senza tempo.

Questo percorso di quattro giorni, pensato per sposi e ospiti, è un intreccio di emozioni, sapori e riti popolari che accompagnano dolcemente verso il giorno del «». Ogni tappa è un incontro: con la storia, con la natura, con la comunità che apre le sue porte e il suo cuore.

Dalle vie medievali di Guardiagrele alla fierezza di Roccascalegna, dall’eleganza di Casoli alle gole di Fara San Martino, ogni luogo racconta una parte di questo romanzo collettivo. Le tradizioni — come la dolcezza delle Sise delle Monache o la sfida della ruzzola — diventano gesti condivisi, memoria viva, simboli di un legame che si rinnova.

Non solo un matrimonio, ma un cammino da vivere insieme: lento, intenso e intriso di bellezza. Un viaggio in cui ogni sguardo, ogni brindisi, ogni passo diventa parte di una storia che resterà impressa nel tempo.

Wedding tour

Giorno 1 –“ Guardiagrele, tra storia e dolcezza”

L’arrivo a Guardiagrele è come varcare la soglia di un racconto antico, dove le case in pietra e i balconi fioriti si intrecciano con la maestosità della Maiella sullo sfondo. Dopo essersi sistemati in una dimora storica, gli ospiti si lasciano guidare in una passeggiata narrata attraverso le vie del centro, tra portali in ferro battuto che riflettono secoli di maestria artigiana e piazze dove il tempo sembra scorrere più lento. Ogni tappa è un frammento di identità: scorci panoramici che guardano fino al mare, chiese medievali che custodiscono silenzi preziosi, botteghe che profumano di legno e di storia.

Nel pomeriggio, il viaggio prosegue in una delle pasticcerie più rinomate della città per un’esperienza unica: il laboratorio delle Sise delle Monache. Qui, una maestra pasticcera, custode della ricetta originale, svela la leggenda che ha dato forma a questo dolce soffice di pan di Spagna, farcito di crema profumata e velato di zucchero a velo. Le Sise non sono solo una golosità, ma un simbolo di Guardiagrele: unione di gusto, identità e tradizione, da sempre presenti nei matrimoni come portatrici di buon auspicio.

Gli ospiti, impastando e decorando, diventano parte di questa storia: c’è chi traccia un fiore di zucchero, chi scrive iniziali, chi immortala con una foto le mani infarinate e il sorriso soddisfatto. Alla fine, ognuno porta con sé il proprio dolce, confezionato con cura, come piccolo dono da gustare o condividere. Un ricordo commestibile, fragrante e autentico.

La giornata si conclude nel cuore del borgo con una cena tipica in un ristorante caratteristico dove le pietre antiche e la luce calda delle candele fanno da cornice a un menu che celebra la cucina abruzzese. Tra arrosticini fumanti, pasta alla chitarra e vini locali, il primo brindisi ufficiale del viaggio unisce tutti in un clima di festa, preludio delle emozioni che verranno.

La giornata inizia con la partenza verso Roccascalegna, dove il castello medievale si erge fiero su  uno sperone di roccia, come un guardiano silenzioso che veglia sul borgo. Le vie del centro storico  conducono lentamente verso la fortezza, tra scorci di pietra e profumo di erbe di montagna.  All’interno delle sue sale, il tempo sembra fermarsi: qui prende vita la rievocazione di un  banchetto nuziale medievale, con dame e cavalieri che si muovono tra tavoli imbanditi, racconti di  nozze d’altri tempi, calici colmi di vino e gesti di ospitalità che riportano indietro di secoli. 

Dopo aver respirato l’atmosfera del castello, il viaggio prosegue verso Casoli, borgo elegante e  luminoso, adagiato su una collina che guarda lontano. Una passeggiata guidata conduce tra vicoli  fioriti e il Castello Ducale, da cui lo sguardo spazia fino al mare. Qui, in un ristorante caratteristico,  un pranzo tipico celebra la cucina della valle, con piatti autentici e vini che parlano della terra che li  ha generati. 

Di ritorno a Guardiagrele, quando la sera si avvicina, il borgo si veste di simboli e tradizioni. Prima,  la preparazione del Letto Nuziale: un rito intimo, affidato alle damigelle della sposa, che intreccia  gesti lenti, parole di augurio e piccoli doni simbolici. Poi, le strade si animano con il corteo della  Dodda, una vivace rievocazione popolare che riporta in vita costumi e figure di un Abruzzo d’altri  tempi.

La giornata si chiude con la Festa della Partenza: un’esplosione di suoni, colori e sapori, tra  degustazioni di prodotti locali, balli tradizionali e, come culmine, la serenata sotto il balcone di un  palazzo storico. Le note risuonano tra i vicoli, portando con sé l’emozione di un saluto che non è  mai un addio, ma la promessa di ciò che il giorno successivo porterà.

La mattina si apre con un’aria frizzante di emozione e complicità. Nella quiete di una dimora storica, la sposa si circonda delle sue amiche più care per dedicarsi alla bellezza: mani esperte intrecciano capelli, pennelli delicati sfiorano il viso, e intorno un profumo lieve di fiori e tisane. Tra un brindisi con un calice di spumante e risate che stemperano l’emozione, si condividono confidenze e piccoli segreti, mentre i preparativi prendono forma come un rituale intimo e prezioso.

Intanto, lo sposo e gli amici si lasciano travolgere dall’energia di un momento tutto loro: la gara di ruzzola. Lontani dall’eleganza formale del pomeriggio, ma vicini alla gioia autentica, si sfidano sui colli intorno a Guardiagrele, con il fotografo pronto a catturare espressioni, gesti e risate di un gioco che è più di una competizione: è un legame, un rito di amicizia e di allegria prima del grande passo.

Quando il pomeriggio si fa dorato, gli ospiti iniziano a radunarsi nella dimora storica scelta per la cerimonia. Le sale, ornate da affreschi e arredi d’epoca, si vestono di fiori delicati e luci soffuse. La musica accompagna l’ingresso, mentre ogni passo della sposa riecheggia nella grande sala come un respiro trattenuto. Il “sì” viene pronunciato sotto volte antiche, tra sguardi commossi e applausi che riempiono lo spazio.

Segue un brindisi d’onore nel cortile interno, con calici di spumante e finger food che raccontano la tradizione abruzzese. Poi, la festa si sposta nelle sale da banchetto, dove una cena elegante intreccia piatti della cucina locale e tocchi creativi: centrotavola ispirati alla montagna, vini selezionati e una torta nuziale che omaggia le Sise delle Monache in una versione monumentale e scenografica.

La serata si anima tra balli, musica dal vivo e momenti di sorpresa: luci calde che accendono il giardino, dolci tipici serviti come piccole bomboniere commestibili e un’ultima danza sotto le stelle, che chiude la giornata con un abbraccio collettivo di gioia e bellezza.

L’ultima mattina si apre con la luce dorata che filtra tra le tende e un’aria frizzante che profuma di montagna. Si parte alla volta di Fara San Martino, il borgo incastonato alle porte delle sue celebri gole, chiamato “la porta della Maiella”.

La passeggiata inizia proprio qui, dove le rocce si stringono come quinte teatrali e il sentiero si insinua tra pareti altissime e acqua cristallina. I rumori della giornata si spengono e restano soltanto il canto degli uccelli, il fruscio delle foglie e il mormorio del fiume. Ogni passo è un invito alla meraviglia, ogni sguardo un incontro con la natura più autentica d’Abruzzo.

Terminata l’escursione, ci si accomoda in un ristorante caratteristico del borgo per un pranzo tipico che celebra la cucina della valle: pasta alla chitarra, carni alla brace, verdure di stagione e vini locali serviti con il calore dell’ospitalità abruzzese.

Il pomeriggio scorre lento, tra chi sceglie di passeggiare ancora nel borgo, scoprendo vicoli fioriti e scorci panoramici, e chi preferisce sostare in una caffetteria per un ultimo sorso di genziana prima di rientrare.

Il ritorno verso Guardiagrele segna la fine del viaggio, ma non delle emozioni: gli ospiti lasciano l’Abruzzo con il ricordo di giornate intense e ricche di significato, e con una promessa silenziosa di tornare, per ritrovare quei panorami, quei sapori e quelle storie che ormai sentono un po’ anche loro.

Perché scegliere questo wedding tour?

Riti di borgo e cuore

Non è solo un matrimonio: è un racconto che si snoda lento tra vicoli di pietra, castelli sospesi e valli che profumano di pane e di vento. È il respiro condiviso di un gruppo che diventa famiglia, in un itinerario dove ogni gesto ha il sapore dell’autenticità.

Tra balconi fioriti e piazze medievali, si intrecciano riti antichi e sorrisi di oggi: la dolcezza delle Sise delle Monachepreparate con le proprie mani, la sfida della ruzzola sui colli, la serenata che vibra sotto un balcone illuminato, il corteo popolare che accompagna la festa. E poi, il «» pronunciato in una dimora storica, tra fiori e luce soffusa, seguito da un banchetto che celebra la terra con i suoi sapori più veri. È un’esperienza che unisce storia e contemporaneità, che celebra l’amore come rito collettivo, intimo e potente. Tra Guardiagrele, Roccascalegna, Casoli e Fara San Martino, si vive l’Abruzzo più autentico, quello che accoglie, emoziona e resta nel cuore.

Mappa del Wedding Tour

  • Guardiagrele – vicoli fioriti, botteghe artigiane e Sise delle Monache fatte a mano
  • Roccascalegna – il castello medievale e la sfida della ruzzola sui colli
  • Casoli – serenata sotto i balconi, tra vicoli illuminati e atmosfera intima
  • Fara San Martino – il “sì” in dimora storica e banchetto con sapori autentici

Brevi spostamenti (10–25 minuti di auto) tra colline, boschi e vallate, per un percorso dolce che unisce  storia, paesaggio e autenticità.

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