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Il «sì» nel bosco incantato

Dove

Tocco da Casauria, Abbateggio, Caramanico, Roccamorice (Eremo S. Spirito/ Eremo di San Bartolomeo), Roccacaramanico

Durata

Pernottamento 4 notti/5 giorni

Ospiti consigliati

Gruppo da 10 a 50 ospiti

Tra pietra e stelle

C’è un angolo d’Abruzzo dove il tempo si fa lento, i borghi sussurrano leggende e la montagna veglia come una madre antica. Qui, tra ulivi secolari, eremi scavati nella roccia e boschi che profumano di silenzio, nasce un’esperienza di nozze autentica, sacra, profondamente umana.

Il «Wedding Tour» attraversa luoghi puri. Ogni giorno è un cammino dell’anima: si danza sotto le stelle, si brinda al tramonto, si ascolta il vento raccontare storie d’amore.

Nel cuore del bosco gli sposi si dicono «» davanti a una pietra d’unione, in un rito antico, immerso nella luce del tramonto e nel canto della natura. Attorno a loro, ospiti diventati famiglia, fuochi che accendono la notte, cibo contadino e sorrisi pieni.

È più di un matrimonio: è un ritorno alla terra, alla bellezza, al senso profondo delle cose.
È amore che mette radici, tra cielo e montagna.

Wedding tour: Il «sì» del bosco incantato

Giorno 1 – “Dove inizia il cammino”

Lontano dal rumore del mondo, tra ulivi che danzano al vento e colline che sussurrano storie antiche,  arrivano i viaggiatori dell’amore. Non si conoscono ancora, ma qualcosa già li unisce: il desiderio di  vivere una fiaba insieme. 

Le porte delle dimore in pietra e delle strutture diffuse si aprono lentamente. Gli ospiti si sistemano  in antiche case nel borgo, oppure in una tenuta con piscina e vista sulla Maiella. È il momento del  respiro lento, dell’accoglienza autentica. 

Nel pomeriggio si parte per un primo giro ad Abbateggio, uno dei borghi più belli d’Italia: tra vicoli  fioriti e case antiche, si inizia a raccontarsi, tra sorrisi timidi e sguardi curiosi. Poi, quando il cielo si  fa d’oro, un brindisi contadino e il primo vero momento di condivisione. 

La cena tipica si apre con piatti a base di farro, legumi antichi, erbe selvatiche, preparati secondo  tradizione. E mentre il vino scorre e il pane si spezza, le note di un organetto abruzzese accendono la festa. Si canta, si balla, si ride sotto le stelle. La fiaba ha appena cominciato a scriversi.

Il mattino sorge lento sulle pendici della Maiella, tra sussurri di vento e canti d’uccelli. È il giorno in  cui si ascolta la terra e si cammina nei suoi silenzi. 

Si parte per Tocco da Casauria, borgo sospeso tra olivi secolari e leggende lontane. Si passeggia tra le sue vie tranquille, si ascoltano storie di viaggiatori e santi, fino a giungere  all’imponente Abbazia di San Clemente a Casauria, uno scrigno di pietra che custodisce spiritualità  e arte. Qui, tra affreschi e archi millenari, il tempo si allunga e si fa sacro. 

A mezzogiorno ci si immerge nei sapori: una cantina del territorio ci accoglie tra vigne e racconti per una degustazione guidata e un pranzo contadino. Il vino, intenso e sincero, accompagna piatti  rustici e genuini, in una tavolata che sa di festa. 

Nel pomeriggio il viaggio continua verso Caramanico Terme, uno dei borghi più belli d’Italia,  abbracciato dalla montagna e profumato di erbe selvatiche. Tra scorci fioriti e pietra viva, si cammina  piano, si osserva, si ascolta. 

Qui, le mani si muovono in un piccolo laboratorio simbolico: si intrecciano nastri, grano e  lavanda, creando amuleti d’amore eterno da portare con sé come ricordo del cammino. 

La sera cala con dolcezza. Tra luci soffuse, racconti antichi, un fuoco gentile e canti abruzzesi, la  notte si riempie di parole e memoria. Il cuore, ora, è un po’ più radicato.

Il sole filtra tra i rami, il silenzio ha il suono della sacralità. Nel cuore del bosco sacro della Maiella,  l’Eremo di Santo Spirito si apre come un tempio nascosto, dove la natura è preghiera e l’amore si  fa rito. 

La mattinata è lenta, piena di piccoli riti e respiri profondi. Gli ospiti si ritrovano in struttura per  momenti di condivisione, tra brindisi leggeri, tisane profumate, aperitivi di benvenuto e sguardi  complici. Nel cuore di questo tempo, la sposa è protagonista: con le sue damigelle si prepara  tra fiori, pizzi e risate, mentre fuori la montagna veglia silenziosa. Lo sposo, in compagnia degli  amici, si concede un rituale tutto maschile: si incamminano nel bosco con un fotografo al seguito  nascono scatti spontanei, gesti  veri, sguardi complici, dove la solennità lascia spazio a quella  fratellanza silenziosa che precede le grandi svolte

Gli ospiti prendono posto tra candele, pietre antiche e vento profumato di bosco. La sposa  cammina scalza sull’erba, tra tende leggere, fiori spontanei e veli di luce. E poi, il cuore del rito:  la “pietra dell’unione”, ispirata alla sacra roccia dell’eremo, viene sollevata e toccata insieme dagli  sposi. Un gesto semplice, eterno: onorare il luogo che li accoglie, chiedere alla montagna la  benedizione del tempo, incidere l’amore sulla pietra come memoria e promessa

Un rito d’Abruzzo, tra cielo e terra, dove ogni parola è radice. 

Al tramonto, tra arpa e violino, sussurri d’amore e luce dorata, arriva il Sì. 

Si brinda tra le fronde, con vino d’altura e finger food contadino. La cena si svolge sotto un tetto  di stelle: tavolate rustico-chic, piatti di terra e dolci della memoria. La notte danza tra lanterne,  musica viva e risate. 

E infine, l’incanto si accende: la Pupa di fuoco, antico rito propiziatorio abruzzese, esplode in luce  e stupore, sigillando la promessa d’amore nella notte eterna della Maiella.

L’ultima giornata è un abbraccio lento, profumato di caffè caldo e memoria. La mattina inizia con un brunch rilassato in struttura, tra dolci tipici, tisane, sorrisi ancora pieni di  luce dalla sera prima. Ci si raccontano emozioni, si condividono immagini, si rivive ogni attimo con  la leggerezza che arriva solo dopo la pienezza. 

Nel primo pomeriggio si parte per un’esperienza che lascia il segno: una passeggiata silenziosa tra  i boschi, per raggiungere l’Eremo di San Bartolomeo, nascosto tra le rocce della Maiella. Qui, nel silenzio sacro della pietra viva, ognuno ritrova il proprio centro. Si ringrazia, si respira, si  lascia che il cuore trovi spazio. 

Poi il tempo si apre: momenti liberi per chi vuole esplorare in bicicletta, passeggiare nel borgo, o  semplicemente fermarsi ad ascoltare il vento tra le foglie.

Nel tardo pomeriggio ci si ritrova in una masseria o casa di campagna. Si cucina insieme, come si  faceva una volta: pasta alla chitarra, scrippelle, pane e olio, gesti semplici che profumano  d’origine. 

La cena dell’addio è fatta con le mani, ma soprattutto con il cuore. Si apparecchia la tavola della  memoria, si brinda piano, si canta sottovoce. Si promette di tornare, perché certi luoghi non si lasciano  davvero mai.

All’alba, la Maiella saluta come una madre: ferma, forte, presente. 

Si parte per Roccacaramanico, minuscolo borgo sospeso tra cielo e silenzi dove vivono una decina  di persone. Un luogo che sembrava dimenticato, ma che oggi rifiorisce grazie a chi crede nella  memoria e nella bellezza. Tra case in pietra e vicoli che odorano di legna e nebbia, l’unico  ristorante del paese accoglie gli ospiti per un pranzo finale, semplice e caldo come il pane  spezzato tra amici. 

È qui che si ringrazia la montagna, si salutano gli sguardi diventati famiglia, e si promette – senza  dirlo – di tornare. 

Perché l’amore, tra queste pietre antiche, non finisce. Si radica.

Un arrivederci che sa di eternità.

Perché scegliere questo wedding tour?

Tra pietra e stelle

Non è solo un matrimonio: è un ritorno alle origini, un cammino condiviso tra natura, sacralità e bellezza autentica. È un’esperienza intima e profonda che attraversa i borghi abruzzesi come un respiro antico, fatta di piccoli gesti, parole lente, sapori che raccontano.

È l’incontro tra due amori: quello tra le persone e quello per la terra che le accoglie.
In questi luoghi sospesi l’amore non si consuma, si radica.

Si danza sotto le stelle, si prega in silenzio tra le rocce, si celebra in mezzo al bosco, tra candele, vento e pietra viva. È un matrimonio che nasce dal cuore e si intreccia con la memoria collettiva, fatto di mani che impastano, di sorrisi che diventano famiglia, di riti che lasciano il segno.

Mappa del Wedding Tour

Un percorso tra montagne, borghi e boschi incantati dell’Abruzzo interno, dove amore e natura si  intrecciano: 

Casauria – tra abbazie e storia, un inizio sacro e silenzioso

Abbateggio – borghi autentici e tradizioni contadine, sapori genuini e gesti lenti

Caramanico Terme – passeggiate tra boschi e momenti di rigenerazione

Eremo dello Spirito – rito tra cielo e terra, natura e sacralità

Eremo di San Bartolomeo –celebrazione intima tra pietra, vento e candele Roccacaramanico – chiusura conviviale con laboratori di cucina e sorrisi di famiglia

Spostamenti brevi (10–30 minuti), tra boschi, colline e borghi di pietra, per un percorso dolce e  suggestivo.

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